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Trattato di diritto amministrativo, a cura di S. Cassese
(Milano, Giuffrè, 2003, II edizione, 7 tomi, pp. 7700)

di Marco Cammelli (recensione)



A tre anni di distanza dalla prima edizione del Trattato di diritto amministrativo, esce sempre a cura di Sabino Cassese e per la stessa casa editrice (Giuffrè) una seconda edizione aggiornata ai primi mesi del 2003 ed ampiamente integrata e rivista.

Il Trattato mantiene la sua struttura base, con due tomi iniziali destinati alla trattazione dei temi di carattere generale (costruzione e storia del diritto amministrativo, basi costituzionali, organizzazione, personale, finanza pubblica, attività, provvedimento, procedimento, controlli, contratti, responsabilità, organizzazioni internazionali, amministrazione europea, regioni e enti locali, giustizia, riforme amministrative) e cinque tomi dedicati alle parti speciali (funzioni d'ordine, funzioni del benessere, lavoro e professioni, cultura e media, beni, lavori pubblici e ambiente, servizi pubblici, disciplina dell'economia e processo amministrativo), ma con rilevanti innovazioni.

Le novità riguardano i contenuti dell'opera e le forme di organizzazione e consultazione dell'amplissimo materiale che vi è contenuto.

Tra i primi, l'aggiornamento legislativo, dottrinale e giurisprudenziale di ognuno dei capitoli della precedente edizione nonché l'inserimento di nuovi capitoli: due nella parte generale (organizzazioni internazionali e riforme amministrative) e sette in quella speciale (catasto e registri immobiliari; servizio meteorologico; sanzioni amministrative; servizi pubblici locali; organizzazione della giustizia amministrativa; giurisdizione pensionistica; giudizi davanti la Corte dei conti), il che si è tradotto tra l'altro in un aumento di quasi 2000 pagine rispetto alla precedente edizione.

Tra le seconde, l'integrazione degli indici della giurisprudenza e degli autori citati (per materia e in ordine sistematico) con nuovi indici riguardanti le norme richiamate e gli atti delle autorità indipendenti e, soprattutto, la disponibilità su Cd-Rom del testo dell'intera opera.

Non c'è da stupirsi che in una rivista on line dedicata all'arte e diritto sia richiamata l'attenzione del lettore su di un opera che, come il Trattato si inscrive nella linea della più classica tradizione della dottrina del diritto amministrativo (il primo volume dello storico Trattato di V.E. Orlando è del 1897).

Della struttura e del supporto informatico, infatti, si è già detto. Quanto ai contenuti, le ragioni della evidenza che l'opera merita sono numerose:

- la prima è che il Trattato consente una rappresentazione organica ed aggiornata delle discipline e degli istituti di settore che, proprio per la loro complessità e specialità, sono limitatamente conosciuti (per lo più, e non sempre, dagli addetti ai lavori) nel singolo ambito disciplinare ma mai, e con questo grado di profondità, nella loro completezza e nel loro insieme;

- la seconda è che non ci si è limitati ad una fotografia (sia pure accurata) e per così dire zenitale dei diversi argomenti, ma per ognuno di essi si è avuto cura di rendere alla tematica affrontata la necessaria profondità con una sapiente utilizzazione della dimensione storica sulla evoluzione del settore e dei suoi istituti e dei diversi materiali (legislazione, giurisprudenza, dottrina, elementi di prassi e di effettività, ecc.) che concorrono alla relativa definizione;

- proprio per queste caratteristiche, risultano di particolare utilità per i lettori della Rivista non solo, ovviamente, i capitoli di diretto interesse come quello dedicato ai beni culturali (M. Ainis e M. Fiorillo), all'arte (F. Rimoli), al paesaggio (G.F. Cartei) e allo spettacolo (A.G. Arabia), agli archivi (E. Gustapane), ma anche quelli che affrontano tematiche che intrecciano trasversalmente, e frequentemente, l'ambito delle attività e dei beni culturali con implicazioni di notoria intensità e rilievo: dalla formazione professionale (A. Natalini) all'università (R. Finocchi) e alla ricerca scientifica (G. Endrici); dai beni pubblici (M. Arsì) alle infrastrutture (A. Mari); dai servizi pubblici locali (M. Dugato) all'urbanistica e alla pianificazione territoriale (V. Mazzarelli), al turismo (E. Diamanti), all'impresa pubblica (C. Lacava), alle privatizzazioni (E. Freni),

- ma lo studio e la ricostruzione dei settori richiede anche la conoscenza e il controllo dei concetti che costituiscono la intelaiatura di base dell'ordinamento amministrativo e che spesso, soprattutto per gli operatori, sono nello stesso tempo lacunosi e difficili da rimediare senza uno studio, concettualmente impegnativo e non sempre agevole nella pratica, dei fondamenti. A questo provvedono i due volumi iniziali della parte generale, cui è affidata la trattazione delle componenti trasversali e portanti del sistema e dedicate sia al diritto amministrativo, nelle sue origini (S. Cassese), storia (G. Melis) e basi costituzionali (S. Cassese), sia all'organizzazione (C. Franchini), all'attività (B.G. Mattarella) e agli istituti base come il procedimento (A. Sandulli), i controlli (G. D'Auria), i contratti (A. Massera), le responsabilità (L. Torchia).

I capitoli dedicati alle regioni e agli enti locali (G. Vesperini), alla giustizia (M. Clarich) completano il quadro, mentre la sintesi effettuata da M. Savino sulle riforme amministrative, sui loro contenuti ed effetti permette di ricostruire le fila di un tema la cui complessità, soprattutto a partire dagli anni '90, non è facile afferrare.

Quanto si è detto, dunque, spiega a sufficienza le ragioni per le quali la Rivista ha ritenuto di richiamare l'attenzione dei lettori sul Trattato: di quest'ultimo, nei limiti di una breve segnalazione, già si è detto. Non è invece mai sufficiente ricordare agli studiosi e agli operatori del settore che la materia dei beni e delle attività culturali è una delle più strettamente intrecciate alle attività di regolazione, di controllo e di gestione della pubblica amministrazione, tanto nei casi di gestione pubblica diretta che nelle ipotesi (crescenti) di cooperazione con i privati.

Non si può, insomma, operare in questo ambito senza conoscere l'ordinamento di settore e gli istituti più significativi che vi sono sottesi. Senza il Trattato di diritto amministrativo curato da Sabino Cassese, tutto ciò sarebbe infinitamente più difficile.

 

 



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