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Intesa istituzionale di programma tra il governo della Repubblica e la giunta della regione Lombardia

Accordo di programma quadro in materia di beni culturali fra il ministero per i Beni e le Attività culturali e la regione Lombardia

(26 maggio 1999)

 

Visto l’articolo 2, comma 203, della legge 23 dicembre 1996, n. 662 e successive modificazioni ed integrazioni, che detta la disciplina della programmazione negoziata;

Vista in particolare la lettera c) dello stesso comma 203 che definisce e delinea i punti cardine dell’Accordo di programma quadro, quale strumento della programmazione negoziata, dedicato alla attuazione di una intesa istituzionale di programma per la definizione di un programma esecutivo di interventi di interesse comune o funzionalmente collegati e che fissa le indicazioni che l’Accordo di programma quadro deve contenere;

Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29 e successive modificazioni ed integrazioni, recante: "Razionalizzazione dell’organizzazione delle amministrazioni pubbliche e revisione della disciplina in materia di pubblico impiego ", a norma dell’articolo 2 della legge 23 ottobre 1992, n. 421;

Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni ed integrazioni, recante: "Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi";

Vista la legge 8 giugno 1990, n. 142 e successive modifiche ed integrazioni, concernente "Ordinamento delle autonomie locali";

Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59 e successive modificazioni ed integrazioni, recante: "Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ad enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa";

Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127 e successive modificazioni ed integrazioni, recante: "Misure urgenti per lo snellimento dell’attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo";

Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, recante: "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997 n. 59";

Visto il decreto legislativo 20 ottobre 1998, n. 368, recante: "Istituzione del Ministero per i beni e le attività culturali, a norma dell’articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59";

Visto l’articolo 15, comma 4, del decreto legge 30 gennaio 1998, n. 6, convertito con modificazioni, dalla legge 30 marzo 1998, n. 61, che integra l’articolo 2, comma 203, lett. b) della legge 23 dicembre 1996, n. 662 e l’articolo 10, comma 5, del Dpr 20 aprile 1994, n. 367;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 367 e successive modificazioni ed integrazioni, concernenti: "Regolamento recante semplificazione e accelerazione della procedura di spese e contabili";

Vista la legge della Regione Lombardia 15 maggio 1993, n.14 recante la disciplina delle procedure per gli accordi di programma;

Vista la delibera Cipe 21 marzo 1997 concernente la disciplina della programmazione negoziata ed in particolare il punto 1. sull’Intesa Istituzionale di Programma nel quale, alla lettera b), è previsto che gli accordi di programma quadro da stipulare dovranno coinvolgere nel processo di negoziazione gli organi periferici dello Stato, gli enti sub-regionali, gli enti pubblici ed ogni altro soggetto pubblico e privato interessato al processo e contenere tutti gli elementi di cui alla lettera c) comma 203 dell’articolo 2 della legge n. 662/1996;

Vista l’Intesa Istituzionale di Programma stipulata il 3 marzo 1999 tra il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Presidente della Regione Lombardia;

Vista la deliberazione n. 41334 del 12 febbraio 1999 con cui la Giunta della Regione Lombardia ha approvato il testo dell’Intesa Istituzionale di Programma nonché i testi dei relativi Accordo di Programma Quadro ed ha, altresì, designato i membri regionali del Comitato Istituzionale di Gestione e del Comitato paritetico di Attuazione di cui agli articoli 10 e 11 dell’Intesa stessa;

Considerato che la suddetta Intesa istituzionale di programma ha individuato i programmi di intervento nei settori di interesse comune, da attuarsi prioritariamente attraverso la stipula di accordi di programma quadro, e ha dettato i criteri, i tempi ed i modi per la sottoscrizione degli accordi stessi;

Considerato in particolare l’impegno sottoscritto per la stipulazione di un accordo di programma quadro in materia di beni culturali di cui all’articolo 8 dell’Intesa, alle tabelle b) e c).

il Ministero per i beni e le attività culturali e la Regione Lombardia

ritengono di dover giungere alla stipula di un accordo di programma quadro in materia di beni culturali secondo le linee programmatiche indicate nei seguenti settori di intervento.

 

Conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico, architettonico, artistico, storico, librario e archivistico

Il Ministero per i Beni e le Attività culturali e la Regione Lombardia hanno da tempo provveduto a investire significative risorse per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale, particolarmente in relazione alle presenze di interesse archeologico o monumentale. Ciò avviene sulla base di alcuni indirizzi fondamentali:

Gli interventi di risanamento strutturale e restauro previsti nell'Accordo di programma quadro si caratterizzano per nascere da una lettura sia delle esigenze della salvaguardia fisica, sia di correlazione funzionale dei beni culturali, in particolare di complessi archeologici ed architettonici, in vista del godimento pubblico.

La ricchezza dell’offerta artistica e monumentale della Lombardia è ancora ampiamente sottovalutata e gli interventi finora assicurati non sono ancora sufficienti ad attivare processi autoalimentati di valorizzazione permanente. A questo obiettivo si tenderà invece a rispondere tramite la sperimentazione di modelli gestionali innovativi. A tale logica risponde l’intervento inerente il Castello di Vigevano, ove si è già aperto il Museo Archeologico Nazionale della Lomellina che, tra l’altro, ospiterà, prevedibilmente, il cospicuo nucleo di dipinti murali staccati di proprietà della Pinacoteca di Brera, costituendo in questo modo uno dei tasselli di un circuito relativo all’arte del tardo Medioevo e del Rinascimento in Lombardia.

Due interventi vanno ad arricchire tale circuito insistendo su uno dei poli del circuito stesso, quello del Castello Sforzesco di Milano:

Nella stessa area dell’ex-Ansaldo è in corso di perfezionamento un progetto organico di recupero e valorizzazione di tutto il complesso che prevede l’insediamento:

Infine, nell’area Bovisa, accanto al nuovo insediamento universitario, per la cui realizzazione, con d. g. r. n. VI/25132, è stato approvato un Accordo di Programma tra Politecnico, Regione Lombardia e Comune di Milano, è prevista la creazione di un "Museo del Presente", che utilizzerà come spazi espositivi i due gasometri e gli edifici circostanti.

Infrastrutture per lo spettacolo

La Regione Lombardia ospita un significativo circuito teatrale ed un’intensa attività pertinente sia alla prosa che alla musica sinfonica, cameristica e lirica. Sono in corso di definizione interventi finalizzati al potenziamento dei servizi al pubblico quali, ad esempio, la distribuzione telematica dei servizi di prenotazione che funzioneranno supportati dalla Rete Culturale Regionale in connessione con le Reti Civiche.

È inoltre allo studio la possibilità di connettere, ai fini di una fruizione integrata, l’offerta in materia di spettacolo con quella relativa alle mostre d’arte e ai musei.

Negli ultimi anni si è espresso un forte impegno per il potenziamento dell’offerta teatrale e musicale del capoluogo. Esempi significativi in questo senso sono il compimento della nuova sede del Piccolo Teatro, la costituzione della Fondazione Scala, la prevista creazione alla Bicocca di una nuova sede del Teatro alla Scala detta "il Teatro degli Arcimboldi", per consentire la programmazione ordinaria nel periodo dei lavori per il rinnovo del palcoscenico della sede storica.

In questo quadro programmatorio si colloca il recupero del Teatro Dal Verme di Milano, dove è prevista una grande sala concerti e una sala sotterranea da utilizzare per prove, manifestazioni ed esecuzioni musicali con limitata affluenza di pubblico. Infatti, se si eccettua la sala del Conservatorio, non ci sono nell’area metropolitana altri spazi specificatamente dedicati alla musica sinfonica.

Formazione professionale di alta qualificazione nell’ambito della creatività artistica e del restauro

Gli interventi che si propongono nascono dalla constatazione che in Lombardia manca una scuola di restauro di prestigio internazionale e che, d’altro canto, il territorio è ricco di una serie numerosa di competenze e di centri di formazione pubblici e privati che non riescono però a raggiungere il traguardo della totale adeguatezza metodologica e organizzativa rispetto ai più accreditati standard nazionali e internazionali.

Cercando di combinare il recupero di edifici storici con un loro riorientamento funzionale, si collocheranno:

Sulla base di programmi già impostati in collaborazione con l’Istituto Centrale del Restauro, allo scopo di adeguare le strutture che ospitano corsi di formazione si prevede inoltre di trasferire la Scuola di scenografia dell'Accademia di Belle Arti di Brera in un sito dell’area dismessa già proprietà dell’Ansaldo. Attualmente infatti la Scuola è ubicata in modo improprio nella ex- Chiesa di S.Maria di Brera che potrebbe invece consentire, una volta liberata, l’allestimento di collezioni museali.

Creazione e implementazione di sistemi informativi integrati Stato - Regione per la documentazione, la ricerca, il supporto alla programmazione di attività produttive, inclusi interventi relativi al patrimonio culturale mobile ed immobile

Gli interventi proposti intendono rispondere all’esigenza di supportare il rilancio delle infrastrutture culturali lombarde con idonei sistemi informativi, capaci di promuovere la ricerca di base e applicata, l'interrelazione tra attività produttive e valorizzazione dei beni culturali e la stessa programmazione degli interventi di salvaguardia di tali beni.

L’interconnessione tramite reti telematiche costituisce la dorsale forte di una sorta di sistema dei sistemi dell’informazione elaborata, concepita come bene ad alto valore aggiunto da investire nella corretta programmazione dell’uso del territorio e da intendersi, pertanto, come infrastruttura dell’informazione:

Considerato, infine, che nelle province di Mantova e di Cremona gli enti locali, i soggetti pubblici e privati interessati, la Regione Lombardia e il Ministero per i Beni e le Attività culturali sono impegnati nella definizione di programmi di intervento inerenti il restauro, il recupero e la valorizzazione del patrimonio storico- artistico e la creazione e implementazione di sistemi informativi integrati Stato-Regione per la documentazione e la ricerca, e che occorre procedere, quanto prima, alla definizione puntuale degli interventi da realizzare.

Tutto ciò premesso il ministero per i Beni e le Attività culturali e la Regione Lombardia stipulano il seguente

 

ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO

 

Art. 1 - Finalità e obiettivi

1. Il presente Accordo di programma quadro è finalizzato a:

  1. sostenere la promozione e lo sviluppo di infrastrutture e di servizi culturali a scala regionale, possibilmente dotati di autonomia di esercizio;
  2. definire modelli gestionali innovativi che, da un lato, favoriscano forme di gestione più attente al contenimento della spesa pubblica senza deprimere le valenze culturali dei servizi al pubblico e che, dall’altro lato, incoraggino forme di gestione condivisa tra soggetti pubblici diversi e fra questi e soggetti privati;
  3. accrescere il raccordo programmatico da parte dei diversi enti che nel territorio regionale hanno competenza in materia di politiche culturali imperniando l'attuazione degli interventi su strumenti di programmazione negoziata quali gli accordi di programma;
  4. integrare la promozione di servizi alla persona con il potenziamento delle attività produttive;
  5. realizzare sistemi informativi integrati: gli strumenti di integrazione e informazione oggi disponibili consentono agli istituti culturali di allargare la propria sfera d’azione, di offrire servizi innovativi, di valorizzare le culture e le identità locali in un quadro culturale di dimensione europea.

Tali obiettivi saranno perseguiti all'interno di un processo più complessivo mirato all'attuazione del capo V (Beni e attività culturali) del d. lgs. 31 marzo 1998, n. 112 al fine di garantire una più incisiva ed efficace azione di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale. In particolare, il Ministero per i Beni e le Attività culturali e la Regione con la sottoscrizione del presente Accordo di Programma Quadro intendono perseguire lo scopo di armonizzare e coordinare, nel territorio regionale, le iniziative dello Stato, della Regione, degli enti locali e di altri possibili soggetti pubblici e privati, anche in considerazione di una successiva completa attuazione delle procedure previste dagli artt. 154 e 155 del predetto d. lgs. 31 marzo 1998, n. 112.

Art. 2 - Realizzazione degli interventi

1. I suddetti obiettivi saranno perseguiti attraverso n. 16 interventi che costituiscono l’oggetto del presente accordo, elencati nell’allegato 1) e dettagliatamente illustrati nelle schede di cui all’allegato 2); entrambi gli allegati sono parte integrante del presente accordo.

2. I detti interventi possono essere realizzati mediante specifici accordi di programma, ai sensi di quanto disposto dall’art. 27 della legge 8 giugno 1990, n. 142.

3. Le suddette schede recano, per ciascun intervento, l’indicazione relativa ai soggetti sottoscrittori, al soggetto responsabile, al progetto tecnico attuativo dell’intervento, ai soggetti attuatori, al costo complessivo, al fabbisogno finanziario e alla sua articolazione nel tempo, alla indicazione delle fonti di finanziamento o della previsione di impegno finanziario, ai tempi di attuazione; nonché alle procedure tecnico/amministrative necessarie per l’attuazione degli interventi.

Art. 3 - Impegni dei soggetti sottoscrittori

1. Le parti si impegnano, nello svolgimento dell’attività di propria competenza:

  1. a rispettare i termini concordati ed indicati nelle schede di intervento allegate al presente Accordo di programma quadro, provvedendo a tal fine ad emettere autorizzazioni, nulla osta o altri atti necessari all’attuazione del progetto stesso ed eventualmente ad individuare termini ridotti per la loro emissione nel rispetto delle competenze e procedure di legge;
  2. ad utilizzare forme di immediata collaborazione e di stretto coordinamento, con il ricorso in particolare agli strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di snellimento dei procedimenti di decisione e di controllo previsti dalla vigente normativa, eventualmente facendo ricorso a tutti gli strumenti previsti dalla legge 7 agosto 1990, n. 241 e sue modificazioni;
  3. a procedere periodicamente alla verifica dell’accordo e, se necessario, a proporre gli eventuali aggiornamenti ai responsabili dell’attuazione del presente Accordo di programma quadro;
  4. ad attivare ed utilizzare appieno ed in tempi rapidi tutte le risorse finanziarie individuate nel presente Accordo di programma quadro per la realizzazione delle diverse attività e tipologie di intervento;
  5. a rimuovere ogni ostacolo procedurale in ogni fase procedimentale di realizzazione degli interventi, accettando, in caso di inerzia, ritardo o inadempienza l’eventuale intervento sostitutivo dell’autorità competente.

2. I soggetti sottoscrittori si impegnano a realizzare gli interventi previsti dal presente accordo anche favorendo il coinvolgimento dei soggetti pubblici e privati la cui azione sia rilevante per il perseguimento degli obiettivi individuati.

3. Gli interventi previsti dal presente Accordo di programma quadro sono considerati prioritari all’interno della programmazione in tema di beni culturali per il triennio 1999/2001, sviluppata dai soggetti sottoscrittori relativamente alla Regione Lombardia, sia in relazione alle risorse ordinarie che in relazione ad altre disponibilità finanziarie.

Art. 4 - Flusso informativo

Il Ministero per i Beni e le Attività culturali e la Regione Lombardia si impegnano inoltre a dar vita ad un flusso informativo sistematico e costante al fine di consolidare un processo stabile di concertazione e condivisione dei reciproci programmi di attività, relativamente all’ambito territoriale della Lombardia. Lo scambio di informazioni avverrà in coincidenza del monitoraggio semestrale.

Art. 5 - Copertura finanziaria

1. Il quadro finanziario complessivo del presente Accordo di programma quadro ammonta a L. 174.008.000.000.

2. La copertura finanziaria, dettagliatamente illustrata nelle schede allegate, è ripartita per annualità e per soggetti finanziatori secondo lo schema di seguito indicato:

Esercizio finanziario

Soggetti finanziatori e quote in milioni di lire

 

Stato

Regione

Altri enti pubblici

Soggetti non istituzionali

Totale

1998

19,818

11,028

890

920

 

1999

18,073

17,658

9,530

2,500

 

2000

32,826

17,865

11,600

6,400

68,691

2001 e oltre

9,000

9,050

5,850

1,000

24,900

Totale

   

27,870

10,820

 

 

3. Il Ministero per i Beni e le Attività culturali e la Regione si impegnano ad attivarsi affinché gli altri soggetti pubblici e privati interessati dagli interventi oggetto del presente Accordo assicurino la copertura di quella parte dei finanziamenti posta a loro carico. La Regione Lombardia garantisce in ogni caso la copertura, con risorse proprie, di quella parte dei finanziamenti posti a carico dei soggetti non istituzionali.

4. Il Ministero per i Beni e le Attività culturali e la Regione Lombardia si obbligano, nell’ipotesi in cui al momento dell’impegno la fonte di finanziamento della spesa prevista inizialmente nelle schede di intervento non sia attivabile tempestivamente, a causa delle vigenti disposizioni di natura amministrativa e contabile, ad individuare altre forme volte ad assicurare la necessaria copertura finanziaria degli interventi previsti dal presente accordo, facendo ricorso ai propri canali di finanziamento ordinari o straordinari.

5. Nel caso di mancata realizzazione di uno o più degli interventi previsti dall’accordo potranno applicarsi le disposizioni, concernenti la riprogrammazione, revoca e/o rimodulazione degli interventi, contenute negli artt. 10, 11 e 12 dell’Intesa istituzionale di programma.

Art. 6 - Palazzo Pallavicino di Cremona (C01), Mediateca Santa Teresa (C02), Castello di Vigevano (C10), Grande Biblioteca di Milano (C11)

Considerata la complessità di alcuni degli interventi compresi nel presente Accordo di programma quadro, le parti si impegnano, per gli interventi codificati con C01, CO2, C10 e C11, a concordare specifici accordi di programma, promossi ai sensi dell’art. 27 della legge 8 giugno 1990, n.142, ai quali potranno aderire anche i soggetti locali competenti. Tali accordi dovranno prevedere, tra l'altro, anche lo studio e la definizione puntuale dei modelli gestionali a cui ancorare le funzioni attivate nelle singole situazioni.

Art. 7 - Responsabili dell’Accordo di programma quadro

1. Ai fini del coordinamento e della vigilanza sull’attuazione del presente accordo sono responsabili dell’attuazione dell’Accordo quadro:

2. I responsabili dell’attuazione dell’Accordo hanno il compito di:

  1. rappresentare in modo unitario gli interessi dei soggetti sottoscrittori;
  2. promuovere, con procedure da concordare entro 30 giorni dalla stipula del presente Accordo, e, comunque, in concerto con i Responsabili dei singoli interventi, le eventuali azioni e iniziative necessarie a garantire il rispetto degli impegni e degli obblighi da parte dei soggetti sottoscrittori dell’Accordo;
  3. garantire il monitoraggio semestrale sullo stato di attuazione dell’Accordo trasmettendo al Comitato paritetico di attuazione le schede di monitoraggio relative a ciascun intervento; le schede saranno accompagnate da una relazione che conterrà l’indicazione di ogni ostacolo amministrativo o tecnico che si frapponga alla realizzazione degli interventi, l’eventuale proposta di iniziative correttive da assumere al fine di superare l’ostacolo;
  4. presentare al Comitato paritetico di attuazione una relazione semestrale sullo stato di attuazione dell’Accordo evidenziando i risultati e le azioni di verifica svolti; nella relazione sono, tra l’altro, individuati i progetti non attivabili o non completabili ed è conseguentemente dichiarata la disponibilità delle risorse non utilizzate, ai fini dell’assunzione di eventuali iniziative correttive o di riprogrammazione, revoca e/o rimodulazione degli interventi.

3. I responsabili dell’Accordo devono operare d’intesa fra loro. Nel caso in cui sorga contrasto nell’adozione degli atti di competenza, ciascuno dei responsabili può rivolgersi al Comitato paritetico di attuazione che provvederà a dirimere il contrasto.

4. Per l’attuazione dei suddetti compiti, i responsabili possono fare ricorso a risorse messe a disposizione per tali finalità.

Art. 8 - Soggetto responsabile della realizzazione del singolo intervento

Le parti, per ogni intervento previsto dal presente Accordo, hanno indicato, nelle schede di cui all’allegato 2, il soggetto responsabile della sua realizzazione, scelto sulla base del complessivo impegno richiesto.

Il responsabile dell’intervento ha il compito di:

pianificare il processo operativo teso alla completa realizzazione dell’intervento attraverso la previsione dei tempi, delle fasi, delle modalità e dei punti - cardine, adottando un modello metodologico di pianificazione e controllo riconducibile al Project Management;

  1. organizzare e controllare l’attivazione e messa a punto del processo operativo teso alla completa realizzazione dell’intervento;
  2. monitorare costantemente l’attuazione degli impegni assunti dai soggetti che hanno sottoscritto la singola scheda di intervento, ponendo in essere tutte le azioni opportune e necessarie al fine di garantire la completa realizzazione dell’intervento nei tempi previsti e segnalando ai responsabili dell’Accordo gli eventuali ritardi e/o ostacoli tecnico - amministrativi che ne dilazionano e/o impediscono l’attuazione;
  3. compilare con cadenza almeno trimestrale la scheda di monitoraggio dell’intervento, comprensiva di ogni informazione utile a definire lo stato di attuazione dello stesso, e trasmetterla ai responsabili dell’Accordo, unitamente ad una relazione esplicativa contenente la descrizione dei risultati conseguiti e le azioni di verifica svolte, l’indicazione di ogni ostacolo amministrativo, finanziario o tecnico che si frapponga alla realizzazione dell’intervento e la proposta delle relative azioni correttive, l’individuazione dei progetti non più attivabili o non completabili, e la conseguente disponibilità di risorse non utilizzate, ai fini dell’assunzione di eventuali iniziative correttive, di revoca e/o rimodulazione degli interventi.

Entro 30 giorni dalla sottoscrizione dell’Accordo di programma quadro il soggetto responsabile della realizzazione del singolo intervento predispone e consegna al soggetto responsabile dell’Accordo medesimo la documentazione afferente la rappresentazione grafica del processo operativo teso alla realizzazione dell’intervento.

Art. 9 - Procedimento di conciliazione

In caso di insorgenza di conflitti fra i soggetti partecipanti all’Accordo in merito alla interpretazione ed attuazione dello stesso, il Comitato di attuazione dell’Intesa, su segnalazione dei responsabili dell’Accordo quadro o su istanza di uno dei soggetti interessati dalla controversia o anche d’ufficio, convoca le parti in conflitto per l’esperimento di un tentativo di conciliazione.

Qualora in tale sede si raggiunga un’intesa idonea a comporre il conflitto si redige processo verbale nel quale sono riportati i termini della conciliazione. La sottoscrizione del verbale impegna i firmatari all’osservanza dell’accordo raggiunto.

Art. 10 - Inadempimento degli impegni assunti

1. Nel caso di ingiustificato ritardo, inerzia o inadempimento degli impegni assunti i responsabili dell’Accordo di programma quadro devono esperire ogni possibile tentativo per il superamento degli ostacoli rilevati. A tal fine invitano il soggetto al quale il ritardo, l’inerzia o l’inadempimento siano imputabili ad assicurare che la struttura da esso dipendente adempia entro un termine prefissato.

2. Il soggetto cui è imputabile il ritardo, l’inerzia o l’inadempimento è tenuto a far conoscere entro il termine prefissato le iniziative assunte ed i risultati conseguiti.

3. Nel caso di mancato superamento degli ostacoli rilevati, i soggetti responsabili dell’Accordo ne riferiscono al Comitato di attuazione dell’Intesa per i successivi adempimenti a cura del Comitato Istituzionale di gestione che, opportunamente integrato in modo paritetico da un rappresentante del Ministro per i Beni e le Attività culturali e da un rappresentante dell’Assessore Regionale competente per materia, potrà procedere, individuando le misure da adottare, ai sensi di quanto disposto dai commi 5 e 6 dell’art. 10 dell’Intesa Istituzionale di Programma, anche prevedendo l’eventuale esercizio di poteri sostitutivi.

4. Ove le azioni di cui ai precedenti commi non garantiscano il risultato dell’adempimento o lo garantiscano in modo insufficiente il Comitato Istituzionale di Gestione assume la determinazione di attivare le procedure per la revoca immediata del finanziamento in ragione della titolarità dei fondi, senza pregiudizio per le eventuali azioni nei confronti del soggetto cui sia imputabile l’inadempimento e per l’esercizio di pretese risarcitorie.

5. Le risorse revocate possono essere riprogrammate in sede di rinegoziazione degli obiettivi ad opera del Comitato Istituzionale di gestione, ai sensi di quanto previsto dall’art. 12 dell’Intesa.

Art. 11 - Disposizioni generali

1. Il presente Accordo di programma quadro è vincolante per tutti i soggetti sottoscrittori.

2. Previa approvazione del Comitato istituzionale di gestione, possono aderire all’accordo stesso altri soggetti pubblici e privati rientranti tra quelli individuati alla lettera b) del punto 1.3 della delibera Cipe 21 marzo 1997, la cui partecipazione e azione sia necessaria per la compiuta realizzazione delle attività e degli interventi previsti dal presente Accordo.

3. I controlli sugli atti e sulle attività poste in essere in attuazione dell’Accordo stesso sono successivi.

4. L’Accordo ha durata fino al completamento delle opere previste, è prorogabile e può essere modificato o integrato per concorde volontà dei partecipanti in conformità ai principi di verifica e aggiornamento dell’Intesa di cui all’articolo 12 della stessa Intesa, previa approvazione da parte del Comitato istituzionale di gestione.

5. Qualora l’inadempienza di una o più delle parti sottoscrittrici comprometta l’attuazione di un intervento previsto nell’Accordo quadro, sono a carico del soggetto inadempiente le spese sostenute dalle altre parti per studi, piani, progetti e attività inerenti l’intervento medesimo.

6. Alla scadenza dell’Accordo, il Comitato paritetico di attuazione, su segnalazione dei responsabili dell’Accordo, è incaricato delle eventuali incombenze derivanti dalla definizione dei rapporti pendenti e delle attività non ultimate.

Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali
Giovanna Melandri

Il Presidente della Regione Lombardia
Roberto Formigoni

L'Assessore alla Trasparenza e Cultura della Regione Lombardia
Marzio Tremaglia

Il Direttore Generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Il Direttore Generale della Direzione Cultura della Regione Lombardia
Pietro Petraroia

Milano, 26 maggio 1999


ALLEGATO 1 - ELENCO DEGLI INTERVENTI

 

Titolo intervento

Codice

Recupero, valorizzazione e rifunzionalizzazione Palazzo Pallavicino Cremona

C01

Mediateca di Santa Teresa: completamento impiantistica e arredi, implementazione sistema informatico-telematico

C02

Mostra "La passeggiata delle merlate" - apertura e allestimento del percorso del Castello Sforzesco

C03

Nuova sede Civiche Raccolte Archeologiche presso Complesso ex-Ansaldo - Milano

C05

Risanamento, restauro, ristrutt. funzionale, adeguamento espositivo Civico Acquario di Milano

C07

Realizzazione dell'Auditorium Dal Verme

C08

Sistema informativo regionale beni culturali (Sirbec) - Carta del rischio del patrimonio culturale

C09

Recupero, valorizzazione e rifunzionalizzazione Castello di Vigevano

C10

Grande Biblioteca di Milano. Studio di fattibilità.

C11

Coordinamento delle biblioteche milanesi con particolare riferimento alle biblioteche storico artistiche

C17

Restauro della Torre campanaria del Duomo di Monza

C30

Interventi restauro conservativo Duomo di Pavia

C31

Realizzazione Parco archeologico Cividate Camuno (BS)

C32

Palazzo Citterio

C33

Villa Reale di Monza - Recupero ala sud

C34

Parco archeologico Anfiteatro Romano - Milano

C35

 


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